Diagnosi integrata della competitività aziendale – bilancio immateriale
Saper cogliere i segnali deboli dell’azienda prima che essi divengano problemi. Saper analizzare lo stato di salute reale e identificare le aree su cui intervenire per incrementare la competitività. Queste alcune delle opportunità offerte dalla diagnosi integrata realizzata tramite bilancio immateriale.
Tecniche proprietarie
Questo servizio utilizza tecniche proprietarie, che non vengono esposte in spazi internet ma divulgate durante le attività consulenziali a beneficio esclusivo dei clienti dello Studio. Riportiamo di seguito per pura esemplificazione una porzione dello strumento.
Un’analisi globale dell’impresa richiede metodi che vadano sicuramente al di là dell’aspetto finanziario. I dati dei bilanci tradizionali evidenziano spesso i sintomi ma non le cause dei problemi. La solidità dell’impresa dipende molto da “segnali deboli” che sfuggono al monitoraggio, quali i climi organizzativi, la sicurezza dei dati riservati, la solidità del rapporto con i clienti, le skills negoziali, la qualità delle risorse umane, la coesione aziendale attorno alla mission, la motivazione del personale, il possesso di una vision chiara, la strategia di outsourcing, e numerosi altri ancora.
Il servizio di diagnosi integrata della competitività è in grado di far emergere le vere criticità dell’azienda, i veri punti di forza e di debolezza, non scritti nei bilanci.
L’azienda viene esaminata grazie a due strumenti diagnostici proprietari:
- i 33 principi fondamentali di competitività identificati dallo Studio Trevisani,
- il cruscotto aziendale globale a 150 variabili immateriali sviluppato dallo Studio.
Il risultato dell’indagine è una doppia lettura convergente, dalla quale vengono esaltate le priorità di intervento per ottimizzare la solidità aziendale. Il reporting produce sia:
- una lettura manageriale (report qualitativo) che
- una lettura tramite indicatori di variabili immateriali (report quantitativo).
Viene inoltre prodotto un punteggio globale di competitività (superindice) e indicatori di area (indici d’area). Gli indici fanno emergere le priorità di intervento da attuare nelle diverse aree aziendali (analisi orizzontale), e consentono inoltre di:
- realizzare valutazioni su specifiche aree dell’impresa
- assegnare obiettivi manageriali annuali
- cogliere problematiche critiche e latenti prima non percepite
- identificare obiettivi di sviluppo organizzativo
- assegnare risorse finanziarie alle priorità (budget breakdown)
- monitorare il miglioramento nel tempo